L’idea di molti che la corsa su lunghe distanze faccia male alle ginocchia e consumi la cartilagine potrebbe essere un mito. A dirlo uno studio recente della Brigham Young University (Byu) pubblicato dalla rivista European Journal of Applied Physiology. Ne parliamo con il dottor Augusto Palermo.
Prima di questo studio si riteneva che la corsa favorisse l’infiammazione articolare – spiega l’esperto. – Questo studio evidenzia invece un effetto condroprotettivo, ovvero di protezione della salute della cartilagine, e suggerisce la possibilità che praticare attività fisica come la corsa possa ritardare, nel lungo termine, patologie degenerative come l’artrosi. Lo studio ha coinvolto atleti amatoriali dai 18 ai 35 anni di entrambi i sessi, a cui sono stati rilevati i marcatori dell’infiammazione prima e dopo 30 minuti di corsa. I ricercatori hanno così evidenziato che l’infiammazione era più alta prima dell’attività fisica, si riduceva a fine allenamento. Questo suggerisce che in individui giovani e in buona salute, la corsa favorisce la creazione di un ambiente anti-infiammatorio che può essere benefico sulla salute non solo cardiovascolare ma anche delle articolazioni, evidenziando quindi il ruolo della corsa come mezzo di prevenzione dell’artrosi. Un motivo in più per mettere le scarpe da jogging e iniziare a correre, non prima però di essere dal medico dello sport per una valutazione della propria salute.
