fbpx Protesi d’anca, complicanze raddoppiate nei fumatori | dr. Augusto Palermo

Protesi d’anca, complicanze raddoppiate nei fumatori

Protesi d’anca, complicanze raddoppiate nei fumatori

Nei fumatori il rischio di complicanze dopo un intervento di protesi d’anca è raddoppiato rispetto ai non fumatori. Lo affermano i risultati di una metanalisi pubblicati sulla rivista scientifica PLoS One che ha preso in esame 8.181 soggetti, mettendo a confronto i rischi di fumatori e nonfumatori. Tra le complicanze più comuni dopo l’intervento di protesi d’anca si trova la mobilizzazione asettica della protesi d’anca, ovvero un progressivo distacco della protesi dall’osso accompagnata anche da un progressivo riassorbimento dell’osso intorno alla protesi. Nei fumatoriil rischio di mobilizzazione è più che raddoppiato, secondo i dati dello studio, perché la nicotina è in grado di inibire un fattore chiamato TNH-alfa che ha un ruolo importante nella guarigione del tessuto osseo – spiega il dottor Augusto Palermo – Nei fumatori, inoltre, sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo d’azione, è più lento il processo di osteointegrazione della protesi, ovvero il processo che rende stabile la protesi d’anca all’osso. Oltre all’aumentato rischio di mobilizzazione della protesi, i fumatori e gli ex fumatori hanno un rischio raddoppiato anche di infezione, situazione che nella maggior parte dei casi richiede un nuovo intervento chirurgico e un trattamento medico di lungo periodo. Infine, secondo la metanalisi gli interventi di revisione d’anca aumentano del 58% nei fumatori rispetto ai non fumatori.

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