A queste conclusione è arrivata una ricerca australiana condotta su oltre 1000 donne affette da osteoporosi di età media di 75 anni coinvolte nella ricerca Calcium Intake Fracture Outcome Study dell’Università dell’Australia Occidentale. La salute delle ossa è stata al centro dello studio durato dieci anni, durante i quali alle donne è stato chiesto di compilare dei questionari su stili di vita e su abitudini alimentari, tra cui l’utilizzo di bevande come il tè nero. Sembra che bere tre tazze di tè nero al giorno riduca del 34% il rischio fratture di ossa rese fragili dall’osteoporosi, una condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea, e del 42% IL rischio di frattura di anca, uno degli incidenti più frequenti in età anziana. Si pensa infatti che gli antiossidanti (flavonoidi) del tè nero esercitino un’azione positiva su massa e forza delle ossa degli anziani rese ormai fragili dal peso degli anni.
Chirurgo ortopedico con una vasta esperienza come primo operatore in chirurgia di protesi d’anca e protesi di ginocchio, utilizzo da anni l’approccio di chirurgia mininvasiva.
Grazie a questa...